Cosa dice la legge in merito al praticare ipnosi in Italia
Mi è capitato, alcune volte, di imbattermi in articoli che mettono falsamente “allo scoperto” la verità sul praticare ipnosi regressiva alle vite precedenti in Italia.
Da una parte ci può essere chi la addita come una pratica da ciarlatani.
Dall’altra c’è chi dice che la dovrebbero praticare soltanto alcune categorie “protette”.
Tuttavia, ciò che spesso si lascia al di fuori di questi articoli, è la normativa vigente in materia, che regola questa professione olistica.
L’ipnosi regressiva alle vite precedenti è una pratica olistica che rientra nella libera professione e, in quanto tale, non richiede l’accesso a un albo specifico.
È disciplinata dalla Legge 4/2013. Tale norma è volta a regolamentare le professioni per cui non è richiesta iscrizione ad albo né ad ordini professionali.
Allo stesso tempo, la pratica dell’ipnosi è stata citata nella nostra legislazione nel 1930 e non è stata più aggiornata da allora.
Questo mette in evidenza un problema fondamentale con l’ipnosi in generale. La citazione nel Codice penale è stata stilata quasi un secolo addietro, in un periodo in cui non si conosceva molto in merito.
In queste norme è ancora assimilata alle sostanze alcooliche o stupefacenti, ritenendo che fosse una pratica pericolosa che poteva porre l’individuo in uno stato d’incapacità d’intendere o volere.
Praticare ipnosi clinica e ipnosi regressiva alle vite precedenti in Italia
Ciononostante, considerati i diversi e variegati campi di applicazione dell’ipnosi, la normativa attualmente vigente non pone limiti contro l’ipnosi come attività olistica, non essendo essa applicata a fine terapeutico.
L’ipnosi in generale, dunque, può essere praticata nel momento in cui ci sia il consenso dell’individuo che si sottopone alla pratica e non costituisca un pericolo per soggetti particolarmente a rischio.
Mentre l’ipnosi clinica viene usata per scopi terapeutici e, in quanto tale, deve essere praticata da uno psicoterapeuta o medico iscritto all’albo e che ha svolto un particolare percorso di specializzazione, l’ipnosi regressiva alle vite precedenti è una professione olistica.
In quanto professione olistica, ha come obiettivo la facilitazione del proprio benessere tramite la conoscenza più profonda del proprio io.
Non è una terapia prescrivibile da personale sanitario, bensì uno strumento di crescita personale e spirituale spontaneamente risultanti da una maggior consapevolezza di sé.
Durante una seduta di ipnosi regressiva alle vite precedenti la persona non è in uno stato di trance profonda né di incoscienza.
La stessa potrà fermarsi in qualunque momento desideri, proprio perché permarrà in uno stato di veglia e di ipercoscienza.
Un ipnotista che pratica questa professione svolge, quindi, la sua attività come consulente di crescita personale, libero professionista intellettuale, ai sensi della L. 4/2013, della direttiva del Parlamento europeo del 2004 e degli artt. 2.222 e seguenti del C.C.
Gli ipnotisti in Italia
Proprio in funzione di quello che abbiamo definito finora, gli ipnotisti in Italia, che seguono la propria attività ai sensi della norma vigente, sono ancora in numero modesto.
Questi, però, ricoprono una professione che è altamente ricercata e, se ben valorizzata e avvalorata, anche ben remunerata.
La mia esperienza di ipnotista, nel corso degli anni e dopo migliaia di ore di sedute e centinaia di testimonianze pubbliche e consultabili, mi ha anche consentito di creare da 0 corsi di formazione online.
I miei corsi ripercorrono tutte le opportune tappe che un percorso formativo di ipnosi regressiva alle vite precedenti dovrebbe prevedere.
Nel far questo, sono partito proprio dalle lacune che i vari corsi di formazione al riguardo, da me seguiti in passato, avevano.
Questi corsi hanno il fine di formare degli ipnotisti che non siano presunti tali perché svolgono delle sedute in maniera dilettantistica sulla base di ignote conoscenze, competenze, esperienze e supposte doti, né tantomeno per avere frequentato un corso di pochi giorni e qualche pagina di appunti.
Ciò che lo differenzia dagli altri corsi supposti analoghi riguarda molteplici aspetti.
La comodità di seguirlo da casa, la possibilità di interfacciarsi col docente con le masterclass mensili, la condivisione e il confronto continuo con altre persone che hanno intrapreso lo stesso percorso, la possibilità di ricevere la formazione “a vita”, sono solo alcuni dei tanti punti di forza e di differenziazione.
Se sei interessato a questo mondo, puoi sempre consultare la mia pagina dedicata ai corsi di ipnosi regressiva alle vite precedenti.
Favorire il benessere attraverso l’ipnosi
Se qualcuno ha scritto o affermato che l’ipnosi, in generale, può essere praticata solo da personale sanitario, mi dispiace deluderti qualora tu lo abbia creduto.
La figura dell’ipnotista in generale, salvo che non applichi l’ipnosi come terapia con finalità terapeutiche, in Italia, così come in ogni angolo del mondo, non richiede di essere né un medico né uno psicoterapeuta iscritto all’albo.
Basti pensare che l’ipnosi può persino essere applicata con finalità di intrattenimento e spettacolo. Non bisogna rientrare di sicuro nelle suddette categorie per poterla mettere in atto, né di per sé può essere tacciata di essere una attività terapeutica.
Andando oltre, l’ipnosi regressiva alle vite precedenti ha un unico obiettivo: quello di favorire naturalmente il benessere di una persona.
L’ipnosi regressiva agisce tramite uno stato di trance in cui non vi è perdita di coscienza o perdita del controllo a favore di quello dell’ipnotista.
L’ipnotista aiuta il soggetto a essere il fulcro del processo di ipnosi.
Chi si sottopone a ipnosi è vero e proprio protagonista nel partecipare attivamente a ricordare dettagli di un profondo e ignoto passato di antiche origini.
Questi dettagli possono tornare utili nel presente per sciogliere i blocchi e nodi che non si è stati in grado di sciogliere prima nonostante l’utilizzo di altre tecniche e altri strumenti più o meno accreditati.