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La conoscenza

Non importa ciò che sai, ma ciò che fai con ciò che sai nella vita

La conoscenza è descritta, secondo il vocabolario Treccani, come: “Il conoscere, come presenza nell’intelletto di una nozione, come sapere già acquisito”.

Ma la conoscenza è molto di più: è un percorso che ha inizio nell’infanzia e non ha una vera e propria fine. O almeno, così dovrebbe essere per chi dà la priorità e dedica la propria vita ad arricchire le conoscenze già acquisite. 

Realisticamente, la situazione è ben differente. C’è chi vede la conoscenza come un percorso con un punto di inizio e un punto di fine e chi vede la conoscenza come un percorso a ostacoli insuperabili.

La conoscenza come un percorso con un punto di fine

Appartengono a questa categoria di “conoscitori” coloro i quali ritengono che la propria conoscenza sia sufficiente a sentenziare e dare opinioni, anche in campi che non sono di loro vera e propria competenza.

Questo fenomeno è stato denominato come l’effetto di Dunning-Kruger. L’effetto è rappresentato da una curva che definisce e spiega il pregiudizio cognitivo che ciascuno possiede nei diversi stadi di conoscenza ed esperienza.

Il fenomeno ha registrato che chi ha meno conoscenze non essendo neppure pienamente consapevole della propria ignoranza, proprio per questa ragione, è più sicuro in merito a ciò che effettivamente afferma.

Quando il conoscitore ritiene di avere già appreso tutto ciò che è necessario sapere ed è abbastanza sicuro di sé, ricade spesso nella presunzione. Crede di poter essere nella posizione di dispensare consigli e giudizio, anche quando non è opportuno.

La morale della storia è esattamente questa: con una conoscenza minimale e non sufficiente, è realmente corretto ritenersi detentori di conoscenza? O addirittura rischiare di affermare il falso o di dispensare consigli basati su una banale presunzione di sapere? Non sarebbe più saggio approfondire il proprio bagaglio di cultura, esperienze e competenze, prima di iniziare a diffonderle?

La conoscenza come un percorso a ostacoli

L’effetto di Dunning-Kruger analizza anche un altro aspetto, quando si tratta delle fasi dell’apprendimento.

Se chi ha poche conoscenze ha molta sicurezza, chi assume più esperienza e più conoscenza, nel corso del tempo, ha una naturale tendenza a sottovalutarsi.

Anche nella mia carriera lavorativa mi è spesso capitato di avere a che fare con persone che, nonostante avessero possibilmente più conoscenza di me perché avevano investito su numerosi corsi e tanta formazione, temevano di lanciarsi, di fare effettivamente qualcosa di concreto, per paura di sbagliare o di non valere abbastanza.

Soprattutto quando si tratta delle proprie abilità e capacità, è fondamentale giungere a considerare la parte finale della curva di Dunning-Kruger. Questa parte rappresenta il livello di quello che si può definire “esperto”.

L’esperto è in grado di analizzare oggettivamente, senza percezioni falsate, quelle che sono le proprie abilità. Ciò non significa che, soprattutto se tendiamo a sottovalutare le nostre abilità, dobbiamo trattenerci dal provare nuove esperienze. Questo spesso comporta il non fare un passo avanti verso ciò che potrebbe garantirci un successo lavorativo dignitoso e che, soprattutto, potrebbe renderci felici.

Mettere in pratica la propria conoscenza

Dobbiamo sempre tenere a mente che gli ostacoli nel percorso della conoscenza sono superabili e non sono dei blocchi che sbarrano la strada verso il successo in maniera definitiva.

I veri nemici della conoscenza sono la presunzione di sapere e la paura di non valere abbastanza, non mettendosi così in gioco con ciò che si sa.

Immagina di essere un arbitro di calcio esperto in pausa al bar, e di sentire una persona non qualificata commentare la partita sul televisore.

Immagina di essere consapevole del fatto che le considerazioni fatte da quella persona non sono realmente corrette. Ma immagina anche di non aver sfruttato a pieno le tue conoscenze perché non lavori più sul campo, per timore di non valere abbastanza.

Non senti la necessità di fare qualcosa di pratico con ciò che sai? Non senti che puoi fare di più rispetto alla persona media che ha la presunzione di sapere in un ambito di cui non ha la benché minima esperienza?

Metti in pratica ciò che sai. Potresti ottenere il risultato che hai sempre desiderato facendo il primo passo avanti.

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Mauro Russo

Ipnotista

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