Come funziona il pendolino?
In una delle applicazioni più sceniche dell’ipnosi avrai sicuramente visto qualcuno utilizzare un pendolino per indurre in trance la persona che si sta sottoponendo alla seduta di ipnosi. Ti è mai capitato di chiederti come funzionasse e, soprattutto, se funzionasse realmente?
Il pendolino è un oggetto che più spesso viene utilizzato per entrare in contatto con l’energia della persona, dei luoghi o degli oggetti.
Esso trova applicazione soprattutto in altre pratiche, come la radiestesia. Si tratta di una pseudoscienza che consiste nel cercare di localizzare oggetti nascosti. Utilizza strumenti con una forma specifica a Y o, appunto, un pendolino o un biotensor. Una delle applicazioni ancora note oggi è quella della rabdomanzia, ossia il tentativo di localizzare acqua o metallo con questi strumenti.
Si tratta generalmente di un pendolo costituito da metallo o un cristallo. Il pendolino viene utilizzato per entrare in contatto con l’energia di una persona, o di altro attorno, dando la possibilità di ricevere dei segnali evidenti dalle parti più profonde e intime della propria psiche o da parte di ciò che si intende analizzare e scoprire.
Ma come si colloca l’utilizzo del pendolino in una pratica radicalmente diversa, come quella dell’ipnosi regressiva alle vite precedenti?
Quando viene usato il pendolino nell’ipnosi?
Abbiamo già visto quali sono le diverse fasi che implicano lo svolgimento di una seduta. Il pendolino interviene nella fase di induzione all’ipnosi dell’individuo che si sottopone alla seduta.
La trance ipnotica viene indotta con un rilassamento progressivo. Si inizia proprio dall’osservare un punto specifico, fino a guidare la persona a chiudere gli occhi. Inizia così il rilassamento generale e progressivo muscolare. È la condizione di base fondamentale per abbassare le proprie difese naturali e far avvenire lo spostamento spazio-temporale, per accedere ai ricordi della vita precedente.
Facciamo chiarezza sul pendolino nell’ipnosi
Probabilmente ti starai chiedendo: ma se si parla di un punto specifico, è necessario che questo punto venga individuato proprio nel pendolino?
Il pendolino può essere un ottimo strumento di supporto, ma non è strettamente necessario utilizzarlo.
Che si tratti di un dito, di un angolo qualunque della stanza, della punta di una penna o altro, l’obiettivo è di invitare all’osservazione di un punto fisso per condurre la persona verso l’ipnosi. Nel caso del pendolino, ad esempio, il movimento oscillatorio potrebbe facilitare la concentrazione, ma si potrebbe ottenere lo stesso effetto utilizzando un qualunque altro strumento.
Spesso il pendolino esiste nell’immaginario comune per una questione puramente scenica. È più semplice immaginare che un ipnotista sia una figura da spettacolo. È più difficile comprendere a fondo cosa rappresenta l’ipnosi, come funziona e quali benefici si possono trarre da essa.
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